La scomparsa di Steve Jobs mi ha fatto tornare alla mente un uomo che ha avuto molto in comune col mago della Apple. Stessa passione per l'informatica, stesso triste destino. Ma soprattutto una vita intensa, vissuta al massimo delle proprie capacità fino alla fine, una vita volta a realizzare non solo i propri sogni ma anche quelli degli altri.
Randy Pausch è stato un informatico statunitense, professore di Informatica, Interazione Uomo-Computer e Design alla Carnegie Mellon University (CMU) di Pittsburgh, in Pennsylvania.
E' nato a Blatimora, nel Maryland, il 23 ottobre 1960. Ha trascorso l'infanzia a Columbia, per poi laurearsi in Informatica alla Brown University di Providence e conseguire il Dottorato in Scienze Informatiche alla CMU. Durante lo studio per il Dottorato, ha lavorato brevemente per la PARC (Palo Alto Research Center Incorporated) e per Adobe Systems.
Durante il suo incarico di assistente e professore associato alla University of Virginia dal 1988 al 1997, ha trascoro un periodo sabbatico tra la Walt Disney Imagineering (il settore che si occupa dello sviluppo creativo e del design dei parchi a tema della Disney) e la Electronic Arts (EA).
Pensieri e riflessioni dell'oscura e complicata mente di una melodrammatica ventenne.
Visualizzazione post con etichetta quotes. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta quotes. Mostra tutti i post
sabato 8 ottobre 2011
mercoledì 7 settembre 2011
“Osservare lì dove gli altri sanno solo vedere."
"Ma da quando hai la passione per la fotografia?"
In realtà...da sempre. Mi è sempre piaciuto guardare le belle fotografie scattate dagli altri, ho sempre adorato fotografare con la speranza di creare qualcosa di bello.
La fotografia è arte. E in quanto tale trasmette emozioni.
E indubbiamente le fotografie di Henri Cartieri-Bresson ne trasmettono molte.
Etichette:
arte,
fotografia,
henri cartier-bresson,
quotes
sabato 21 maggio 2011
You have to be willing to take a chance.
E' finita la settima stagione di Grey's Anatomy, così vi ripropongo le frasi che più mi sono piaciute.
Certo saranno cose banali e scontate, però bè...a me non riesce dirle così bene xD E poi in inglese hanno tutto un altro effetto! :P
Certo saranno cose banali e scontate, però bè...a me non riesce dirle così bene xD E poi in inglese hanno tutto un altro effetto! :P
giovedì 24 marzo 2011
How I Met Your Mother.
How I Met Your Mother, trasmessa in Italia col titolo di E alla fine arriva mamma, è una sitcom statunitense la cui prima stagione è andata in onda in America nel 2005, e in Italia nel 2008. Attualmente viene trasmessa da Italia1 la seconda stagione, mentre in America mancano cinque episodi alla conclusione della sesta. Ma non disperate, è stata rinnovata per altre due stagioni! :P
Personalmente l'ho scoperta quest'estate, e ho iniziato a guardarla in inglese con sottotitoli in Italiano. Infatti, come praticamente tutte le serie tv, è molto meglio la versione originale. Nella versione tradotta non si possono apprezzare le fantastiche voci originali e, soprattutto, molte battute perdono di senso.
Etichette:
how I met your mother,
quotes,
telefilm
mercoledì 16 marzo 2011
Into the Wild.
Into the Wild - Nelle terre selvagge è un film del 2007 scritto e diretto da Sean Penn, basato sul romanzo di Jon Krakauer Nelle terre estreme, in cui viene raccontata la storia vera di Christopher McCandless, giovane proveniente dal West Virginia che subito dopo la laurea abbandona la famiglia e intraprende un lungo viaggio di due anni attraverso gli Stati Uniti, fino a raggiungere le terre sconfinate dell'Alaska.
Penn porta sul grande schermo la storia senza un ordine cronologico ma avvalendosi dell'uso dei flashback, tra presente e passato, come pezzi di un puzzle che ritraggono lo spaccato di vita di un giovane uomo. Egli non si limita però a ripercorrere l'avventura on the road di Chris, bensì scava nel profondo analizzando anche i suoi rapporti con la famiglia e la società. Grazie anche ad un'intensa fotografia, il regista riesce ad esaltare la bellezza di molti paesaggi naturali incontaminati, giocando con i contrasti tra natura e civiltà.
venerdì 11 marzo 2011
Stay hungry. Stay foolish.
"You can't connect the dots looking forward, you can only connect them looking backwards. So you have to trust that the dots will somehow connect in your future. You have to trust in something - your gut, destiny, life, karma, whatever - because believing that the dots will connect down the road will give you the confidence to follow your heart, even when it leads you off the well-worn path, and that will make all the difference."
Iscriviti a:
Post (Atom)